Tanti ragazzi sognano una carriera internazionale in Europa ma non sanno bene da dove cominciare, ecco qualche consiglio utile.
Ogni volta che si vuole intraprendere una strada bisognare innanzitutto fare chiarezza dentro di sé e fuori di sé per costruirsi un piano di azione che sia il più possibile coerente con i propri obiettivi e aspirazioni personali.
Io partirei da queste domande:
Perchè voglio partire?
Dove mi piacerebbe andare?
Qual'è il mio obiettivo?
Cosa voglio trarre da questa esperienza?
Se riuscite a dare una risposta concreta e sincera (è sempre difficile essere sinceri con sé stessi) a queste domande avete già un ottimo punto di partenza, ora dovete guardarvi intorno e cercare di individuare una o più opportunità che fanno al caso vostro.
Se leggete il nostro sito www.carriereinternazionali.com siete probabilmente dei ragazzi ancora giovani, forse studenti o al massimo neo-laureati, in tal caso Prima Buona Notizia: c'è un mondo di opportunità che vi aspetta in Europa! Sono tantissimi infatti i percorsi di lavoro o di studio che potete portare avanti in un altro paese europeo, il che da un lato vi fornisce una grande gamma di scelta, d'altro lato però potrebbe mandarvi in confusione. A tal proposito invito tutti gli interessati a partecipare gratuitamente alla prima tappa del nostro Carriere Internazionali in Tour che si terrà a Roma il 2 ottobre 2017 e che tratterà proprio il tema delle Carriere Internazionali in Europa (per accedere gratuitamente all'evento iscriviti https://giovaninelmondo.typeform.com/to/lZnD8C )
Se siete ad una prima esperienza all'estero il mio consiglio è di optare per qualcosa a termine, di breve durata, se vivere all'estero in un paese diverso dal proprio è affascinante e stimolante per molti sono anche da tenere in considerazione dei lati negativi che potreste scoprire una volta partiti.
Non per tutti è semplice vivere lontano dalla propria famiglia, dai propri affetti e dalle proprie abitudini. Fare un'esperienza di breve termine dunque è l'ideale perchè vi consentirà di capire meglio voi stessi e se davvero una carriera all'estero può fare al caso vostro.
Se siete ancora studenti potete ovviamente prendere in considerazione l'idea dell'Erasmus, un periodo di studio o di lavoro in un paese europeo che può durare pochi mesi fino ad un massimo di un anno. Ogni università ha delle modalità di accesso ai bandi Erasmus quindi andate ad informarvi presso l'ufficio relazioni internazionali della vostra università per scoprire quali sono le opportunità per le quali potete candidarvi. Se volete scoprire di più sull'Erasmus vi consiglio questi interessanti articoli di approfondimento:
http://carriereinternazionali.com/europa/item/7193-giovani-mprenditori-oggi-erasmus
http://carriereinternazionali.com/rubrica/item/8136-esperienza-gnm-erasmus
http://carriereinternazionali.com/rubrica/item/4118-erasmus-strasburgo-francia
In alternativa all'Erasmus altri progetti utili che vi consentono di fare un'esperienza breve ma interessante in europa sono gli scambi europi o i cosiddetti progetti SVE -Servizio Volontario europeo. In entrambi i casi si tratta di progetti internazionali che coinvolgono in uno dei paesi europei ragazzi tra i 17 e i 30 anni di diverse cittadinanze europee, possono durare poche settimane o anche 12 mesi. Sono finanziati tramite i Fondi Europei e dunque consentono ai partecipanti di vivere delle esperienze pratiche all'estero con buona parte delle spese pagate, normalmente vitto e alloggio, in alcuni casi anche biglietto aereo più un pocket money mensile per vivere. Esistono centinaia di scambi europei e di SVE che vengono proposti da vari enti ed associazioni in diversi periodi dell'anno, nel nostro sito ne trovate molti.
Se invece avete già fatto in passato una o più di queste esperienze e siete ancora convinti di lanciare la vostra Carriera in Europa, allora è la volta di provare con un tirocinio o direttamente con un concorso di accesso alle istituzioni europee. A tal proposito se si vuole lavorare presso le Istituzioni Europee bisogna assolutamente informarsi in merito ai concorsi EPSO o ai tirocini presso la Commissione Europea, vuoi saperne di più? https://epso.europa.eu/job-opportunities/students-and-graduates_it#tab-0-1
Ci sono tante altre informazioni che riguardano l' Europa e le opportunità di lavoro e carriera in paesi europei ma per questo vi rimandiamo alle nostre prossime rubriche o contattateci e seguite i nostri eventi!
Daniela Conte
Ceo and Founder Carriereinternazionali.com
- La Commissione Europea propone due volte l'anno tirocini della durata di cinque mesi a neolaureati, che desiderino familiarizzarsi con le attività dell’Istituzione e maturare un'esperienza professionale in uno dei suoi servizi.
Il programma esiste da 45 anni e decine di migliaia di persone hanno avuto la possibilità di avere una prima prova della vita lavorativa presso la Commissione.
Gli stage iniziano di norma il 1º marzo e il 1º ottobre di ogni anno e durano al massimo cinque mesi. Il termine ultimo per la presentazione delle candidature è il 1º settembre per il tirocinio che inizia a marzo e il 1º marzo per il tirocinio che inizia ad ottobre.
Esistono due tipologie di tirocinio che possono essere attivati presso la Commissione:
- Tirocinio nel settore amministrativo che comprende tutti i servizi esclusa la direzione generale della Traduzione. Il lavoro dei tirocinanti del settore amministrativo coincide di norma con quello affidato ai funzionari amministratori all’inizio della carriera alla Commissione; si tratta cioè di raccogliere informazioni e documentazione, organizzare gruppi di lavoro, forum, udienze pubbliche e riunioni, elaborare relazioni e rispondere a richieste di informazioni, partecipare a riunioni di gruppo, assicurare l'archiviazione e la revisione linguistica di documenti, ecc.;
- Tirocinio nel settore della traduzione scritta (esclusivamente presso la direzione generale traduzione) I tirocinanti, che vengono assegnati ad un’unità di traduzione costituita da traduttori della stessa madrelingua, svolgono le medesime attività dei loro colleghi titolari, ossia traducono verso la propria lingua da almeno altre due lingue comunitarie. Le loro traduzioni sono rivedute da traduttori esperti. Alcuni tirocinanti possono essere assegnati ad un’unità di appoggio.